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tar lazioIl Tar Lazio si è espresso negativamente sul ricorso presentato dalla Lazio Nuoto contro il bando di nuova assegnazione della piscina della Garbatella.
Varrà però chiarire, come abbiamo detto nel titolo, che tale sentenza non genera particolari allarmismi da parte nostra, né tantomeno può consentire facili trionfalismi e proclami da parte dell’Amministrazione o di qualche forcaiolo dell’ultim’ora, la cui unica soddisfazione nella vita è quella di bearsi (senza conoscere le cose) delle difficoltà altrui.

Come poteva anche prevedersi infatti, sebbene in maniera assolutamente non condivisa (per ragioni che sono qui troppo lunghe da spiegare), i giudici hanno unicamente affermato che avendo la Lazio potuto comunque partecipare al bando, ed avendo quindi ancora piena possibilità di vincere la gara, bisognerà attendere l’esito della stessa.
In realtà poi Roma Capitale dovrebbe pubblicamente ringraziare la Lazio, perché come scrivono espressamente i giudici, prendendo insegnamento dal ricorso da noi presentato, l’Amministrazione ha frettolosamente apportato alcune doverose correzioni al bando, tanto da ritirarlo in autotutela e ripubblicarlo.
Com’era dato attendersi però, il Tar non ha nemmeno accolto la richiesta di risarcimento delle spese sostenute che normalmente (ed a termini di legge) si riconosce in questi casi.
Il risultato è che la Lazio Nuoto ha già pagato ingiustamente per due volte il contributo unificato e si trova nell’eventualità di dover presentare un terzo e nuovo ricorso (per il piacere delle casse dello Stato), sempre per gli stessi argomenti. Evviva.
Ma noi andiamo avanti, con immutata fiducia e fierezza.